Piceno360 | MACCHIETTE ASCOLANE DELL’800, DEL ‘900 E PERSONAGGI INDIMENTICABILI
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Eventi

MACCHIETTE ASCOLANE DELL’800, DEL ‘900 E PERSONAGGI INDIMENTICABILI

Dal: 26/05/2017 Al: 26/05/2017
Comune: Ascoli Piceno
Categoria: Letteratura/Poesia
Indirizzo: Auditorium Cellini, Polo Culturale S. Agostino
CAP: 63100

Ore 18:00

Frammenti di pura ascolanità, raccontati attraverso personaggi caratteristici e indelebili della nostra città. Figure che restano vive nella memoria di tutti divenendo idealmente anelli di trasmissione tra una generazione e l’altra. Questo è lo spirito di ‘Macchiette Ascolane dell’800, del ‘900 e personaggi indimenticabili’, la nuova raccolta di poesie di Anna Speranza Panichi.

L’evento, che ha il patrocino del Comune di Ascoli, è organizzato dall’Associazione AscolTiAmo e con il contributo della Fondazione Carisap.

Interverranno il prof. Tonino D’Isidoro e la giornalista Marcella Spadea. I versi saranno letti dalla dott.ssa Mirella Panichi e dalla prof.ssa Femi Cellini.
“Il tutto è nato per quasi per gioco, volevo far conoscere ai miei concittadini le macchiette d’un tempo – afferma l’autrice Anna Speranza Panichi -. Dopo aver scritto una poesia sulla prima macchietta non volevo più smettere. Infatti ne ho scritte inavvertitamente quasi settanta. In questa raccolta non parlo solo di macchiette, ma anche di personaggi cari al cuore di tutti gli ascolani. Nei momenti in cui mi dedicavo a queste figure caratteristiche provavo una quiete interiore, una tacita armonia in un’avvincente atmosfera che mi coinvolgeva profondamente”.
Da Ciafalò a Pedecchiella, da Spaghetti a Pampalì, senza dimenticare Pippe lu matte, Manducce, Barelò e La Giacobba. Ecco alcuni dei personaggi intrisi di ascolanità protagonisti delle poesie di Anna Speranza Panichi.

L’ultima parte del volume è dedicata a coloro ai quali sono legati tutti gli abitanti delle Cento Torri come Costantino Rozzi e Tito Marini, solo per citarne qualcuno. Un viaggio ideale, dunque, nella saggezza popolare e nella quotidianità di quel tempo. Perché, si sa, la cultura è memoria.

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